AMBIENTE – L’acqua resta pubblica, ritirato l’emendamento al dl Ambiente che apriva ai privati

Il testo di modifica apriva l’affidamento del servizio idrico anche a favore di società in house “con partecipazione obbligatoria di capitali privati”

ROMA – E’ stato ritirato l’emendamento 3.22 di Forza Italia al dl Ambiente che apriva l’affidamento del servizio idrico ai privati. L’emendamento in sostanza stava bloccando i lavori della commissione Ambiente del Senato stoppando i voti sugli emendamenti al dl Ambiente.

Il testo di modifica apriva l’affidamento del servizio idrico non più solo a società in house “interamente pubbliche, partecipate dagli enti locali ricadenti nell’ambito territoriale ottimale” ma anche a favore di società in house “con partecipazione obbligatoria di capitali privati”. In poche parole si voleva aprire il servizio idrico anche ai privati.

“Vittoria. L’acqua pubblica è salva. Le ragioni dei milioni di cittadini che hanno votato il referendum per l’acqua pubblica, e la battaglia in commissione Ambiente al Senato delle opposizioni unite hanno bloccato il tentativo di privatizzare il servizio idrico attraverso l’ingresso dei privati nella società in house a capitale pubblico. L’acqua deve rimanere un bene comune, sottratto alle logiche di mercato e tutelato come diritto universale”. Lo affermano il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama, e la senatrice Avs Aurora Floridia.
“L’acqua appartiene a tutti e noi continueremo a batterci per difenderla e a vigilare affinché il governo e la destra non ci riprovino”, aggiungono De Cristofaro e Floridia.  

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

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