SPORT – Addio a Eriksson, gentiluomo e giramondo che ha conquistato l’Italia

Nel 2000 lo storico scudetto con la Lazio. In sua memoria verrà osservato un minuto di raccoglimento su tutti i campi di Serie A

di Francesco Demofonti e Ugo Cataluddi

ROMA – “Ho avuto una buona vita. Spero che mi ricorderete come un ragazzo positivo che cercava di fare tutto il possibile. Non dispiacetevi, sorridete. Grazie di tutto, allenatori, giocatori, il pubblico, è stato fantastico. Prendetevi cura di voi stessi e prendetevi cura della vostra vita. E vivetela. Ciao”. Sono le parole con cui Sven-Goran Eriksson, scomparso oggi a 76 anni per un cancro al pancreas che gli era stato diagnosticato nel 2023, ha salutato qualche giorno fa il mondo del pallone per l’ultima volta, in un emozionante documentario su Amazon Prime intitolato ‘Sven‘.

“Dopo una lunga malattia, Sven Goran-Eriksson è morto questa mattina a casa, circondato dalla famiglia” il testo invece della notizia ufficiale arrivata in un comunicato stampa diramato ai media britannici dai familiari del tecnico svedese.

Un video commovente quello di Sven-Goran Eriksson, noto anche con il diminutivo di ‘Svennis’, che aveva emozionato tutti gli amanti del calcio. In Italia lo ricorderanno sicuramente con particolare affetto i tifosi della Lazio: sulla panchina biancoceleste Eriksson vinse infatti lo scudetto nella stagione 1999/2000 all’ultima giornata, al termine di un incredibile testa a testa con la Juventus.

Nel nostro Paese Eriksson ha allenato anche Roma, Fiorentina e Sampdoria. Nella sua bacheca ‘italiana’ trovano spazio 1 Coppa delle Coppe e 1 Supercoppa europea con la Lazio, 4 Coppe Italia vinte con Lazio (2), Roma e Sampdoria, e 2 Supercoppe italiane conquistate sempre con i biancocelesti.

L’INIZIO DA ALLENATORE IN SVEZIA NEL 1976

La carriera da allenatore inizia nel gennaio del 1976 in Svezia, quando a 27 anni approda al Degerfors. Il primo grande successo arriva nel 1982, quando sulla panchina dell’Ifk Göteborg conquista campionato, Coppa di Svezia e Coppa Uefa. Allena anche in Portogallo: con il Benfica vince subito la Primeira Liga e la Coppa di Portogallo, per poi disputare una finale di Coppa Uefa e una di Coppa dei Campioni.

Per quest’uomo dal sorriso gentile si aprono anche le porte della Nazionale. Ma non è quella di casa: dal 2001 al 2006 diventa infatti il commissario tecnico dell’Inghilterra. L’anno dopo è sulla panchina del Manchester City dove, però, chiude al nono posto.

Nel 2008 è in Messico, dove diventa ct della selezione del Paese centroamericano ma viene licenziato dalla Federazione al termine di una serie di risultati negativi. Due anni dopo Svennis viene ingaggiato dalla Costa d’Avorio ma, anche in questo caso, le cose non vanno bene e la Nazionale africana non si qualifica per il secondo turno dei Mondiali che si disputano in Sudafrica nel 2010. Lasciato l’incarico, l’allenatore svedese torna lo stesso anno sulla panchina di un club della ‘perfida Albione’: firma infatti per il Leicester City ma viene esonerato il 24 ottobre 2011.

L’ESPERIENZA IN ASIA

A seguire, avventure in Thailandia e a Dubai, in quest’ultimo caso come dt dell’Al-Nasr. Nel giugno del 2013 il giramondo Eriksson vola in Cina, dove rimane fino al 2017 allenando Guangzhou R&F, Shanghai Sipg e Shenzhen. L’esperienza in Asia si conclude nel 2018, quando Eriksson decide di sedersi sulla panchina della Nazionale delle Filippine. Anche in questo caso il matrimonio è poco felice: dopo tre sconfitte nella rassegna continentale, viene esonerato il 25 gennaio 2019.

Da una parte all’altra del mondo non sarà facile non dispiacersi per la scomparsa di Eriksson. Tutti i tifosi hanno amato questo allenatore-gentiluomo. Ciao Svennis.

FIGC: “MINUTO SILENZIO SU TUTTI I CAMPI PER MORTE ERIKSSON”

“La notizia della sua morte- dichiara il presidente della Figc Gabriele Gravina- è un grande dolore per il calcio italiano. Apprezzato e rispettato per le sue qualità tecniche e umane, Sven-Goran è stato un grande allenatore la cui memoria rimarrà legata per sempre all’Italia. La sua testimonianza di amore per il calcio e per la vita ha commosso tutti e unisce i tifosi, senza alcuna distinzione, in un lungo ed emozionante applauso”.

In sua memoria verrà osservato un minuto di raccoglimento su tutti i campi di Serie A (maschile e femminile) e Serie B prima delle gare in programma oggi e nella prossima giornata di campionato.

MELONI: “ERIKSSON HA LASCIATO SEGNO INDELEBILE, VICINA A FAMILIARI”

“‘Spero che mi ricorderete come un ragazzo positivo che cercava di fare tutto il possibile. Non dispiacetevi, sorridete. Grazie di tutto, allenatori, giocatori, il pubblico, è stato fantastico. Prendetevi cura di voi stessi e prendetevi cura della vostra vita. E vivetela’. Si è spento oggi Sven Goran Eriksson, allenatore che ha lasciato un segno indelebile nel mondo del calcio, guidando nella sua lunga carriera anche le panchine di Roma, Fiorentina, Sampdoria e Lazio, con la quale ha vinto uno storico Scudetto. Lo scorso gennaio aveva annunciato di avere un tumore al pancreas in fase terminale, una malattia che ha affrontato con coraggio e grande umanità. Un pensiero di vicinanza ai suoi familiari e ai suoi cari. Riposa in pace”, così la premier Giorgia Meloni su Facebook.

FONTANA: “ADDIO A ERIKSSON, SUA SAGGEZZA E SUO SORRISO CI MANCHERANNO”

“Addio Sven-Goran Eriksson. È stato un vero Signore del calcio che ha dato tanto anche all’Italia dello sport. La sua saggezza, la sua passione e il suo sorriso, sempre presente anche nei momenti difficili, ci mancheranno. Ci lascia con tanti ricordi e insegnamenti. L’ultimo è racchiuso nelle sue stesse parole: ‘Prendetevi cura di voi stessi e prendetevi cura della vostra vita. E vivetela’. Grazie Mister, buon viaggio”. Così il presidente della Camera, Lorenzo Fontana in una nota.

FIORENTINA: “CORDOGLIO PER LA SCOMPARSA DI ERIKSSON”

“La Fiorentina si unisce al dolore della famiglia per la scomparsa di Sven Göran Eriksson. Il tecnico svedese ha ricoperto il ruolo di direttore tecnico viola dal 1987 al 1989”, scrive la società sul proprio sito.

ROMA: “CLUB PIANGE ERIKSSON, UN PENSIERO AI SUOI FAMILIARI”

“Il club piange la scomparsa di Sven Goran Eriksson. Ha guidato i giallorossi dal 1984 al 1987 conquistando una Coppa Italia. Il nostro pensiero va ai suoi familiari in questo momento di dolore”. Con questo messaggio la Roma ha ricordato Eriksson.

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

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