AQUINO – Il sindaco di Castrocielo, Gianni Fantaccione, sventa la truffa dello specchietto allertando i carabinieri

AQUINO – È una delle truffe più odiose perché carpisce la buona fede delle persone puntando sull’effetto sorpresa e sulla incapacità di reagire pensando di essere responsabili di un danno.

È la truffa dello specchietto, quella del finto urto che viene spacciato per un danno causato dall’ignaro automobilista, che si ferma e che spesso, accerchiato, finisce per pagare anche somme ingenti senza avere alcuna colpa.

Ieri pomeriggio, poteva esserne vittima il sindaco di Castrocielo, Gianni Fantaccione, che tuttavia è stato pronto e risoluto. Ha intuito subito di cosa si trattasse e, quando nei pressi del bivio di Aquino ha sentito un forte colpo sul lato destro della sua macchina, ha compreso che si trattava proprio della truffa dello specchietto. 

Per mettere in guardia tutti coloro che non conoscono questa ‘tecnica’ per estorcere soldi, ha voluto condividere sui social la sua esperienza. Tutto è accaduto ieri pomeriggio dopo le 18.00.

Dopo il forte ‘botto’ è stato affiancato da un’auto che cercava di farlo accostare. “Avendo intuito il pericolo e quello che stava succedendo, non mi sono fermato e sono riuscito subito ad avvisare i carabinieri – spiega il sindaco in un post – Una brutta esperienza che ho voluto raccontarvi per avvisarvi del pericolo. Le persone di ieri sono state bloccate poi dai carabinieri che sono prontamente intervenuti e per questo ringrazio il Comandante della Stazione di Aquino, L.Te Sergio Parrillo che in quei minuti così concitati ha saputo darmi le giuste indicazioni e coordinare il rapido intervento delle pattuglie dei carabinieri”. 

Da qui, dunque, il duplice consiglio anche da parte delle forze dell’ordine: in questi casi, non lasciarsi intimidire e, qualora ci si sia fermati, lanciare subito l’allarme. In nessun caso cedere a richieste di denaro.  Per attirare l’attenzione, i truffatori di solito lanciano oggetti come palline di plastica o piccoli sassi contro l’auto della vittima per simulare un impatto. Sentito il rumore, la vittima tende a fermarsi e a scendere per controllare cosa sia successo. 

Fonte RCS

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