AMBIENTE – Solstizio d’estate: ecco perché è il giorno più lungo dell’anno. L’estate, astronomicamente parlando, inizia ufficialmente oggi, 21 giugno

ROMA – La stagione primaverile finisce ufficialmente oggi, 21 giugno. Alle 16.57 il Sole raggiungerà l’altezza massima possibile sull’orizzonte, regalandoci più ore di luce rispetto al solito. Il giorno più lungo dell’anno, dunque, a cui noi del nord equatore ci riferiamo come Solstizio d’estate.
IL GIORNO PIÙ LUNGO DELL’ANNO
Il termine ‘Solstizio’ deriva dalle parole latine ‘sol’, cioè Sole, e ‘sistere’ ossia ‘fermarsi’: ovvero, il momento in cui il Sole si arresta nel suo punto più alto. Il Solstizio d’estate si verifica proprio quando l’asse della Terra è più inclinato verso il Sole di 23.4 gradi e i raggi colpiscono direttamente la linea di latitudine tropicale (per noi dell’emisfero boreale, il Tropico del Cancro). In questo modo la nostra stella resta nel cielo per un periodo di tempo più lungo (circa 16 ore), producendo più luce. Da domani, il Sole inizierà gradualmente a calare, fino ad arrivare al suo punto minimo sull’orizzonte nel solstizio d’inverno, che nel 2023 cadrà il 22 dicembre. Al contrario, invece, avviene nell’emisfero australe, dove il solstizio d’estate si verifica a dicembre con il Sole allo zenit al tropico del Capricorno.
A livello scientifico il Solstizio di giugno corrisponde all’inizio dell’estate astronomica, che terminerà il 23 settembre 2023 con l’Equinozio d’autunno.
IL SOLE DI MEZZANOTTE
A nord del Circolo Polare Artico, in prossimità del Solstizio d’estate, il Sole non scende sotto l’orizzonte per un lungo periodo, durante cui non cala mai la notte. Si assiste ad un interminabile tramonto, con il Sole ben visibile al di sopra dell’orizzonte anche alla mezzanotte. La durata dipende dalla latitudine.
Il fenomeno delle cosiddette ‘notti bianche’ interessa Alaska, Canada, Groenlandia, Russia, Norvegia, Svezia e Finlandia.
IL MITO DI STONEHENGE
Il complesso monumentale di Stonehenge è il fulcro dei misteri legati al solstizio e all’equinozio: le pietre che lo compongono sono infatti allineate in corrispondenza dei punti in cui il sole sorge in quei particolari giorni, motivo per cui è stato ipotizzato che il sito fosse un antico osservatorio astronomico. Tuttavia, poco si sa riguardo la costruzione di Stonehenge: la tradizione più popolare la vede legata al culto dei druidi, che istituirono il sito come luogo di sacrifici. Ogni megalite che compone il complesso, ha un nome e una storia: la più curiosa è quella legata alla cosiddetta Pietra del Tallone (Heel Stone), anticamente conosciuta con i nomi di Pietra del Sole (Sun-Stone) e Tallone del Frate (Friar’s Heel).
Un racconto popolare spiega così l’origine del nome:
“Il diavolo comprò le pietre da una donna in Irlanda, le avvolse e le portò sulla piana di Salisbury. Una delle pietre cadde nel fiume Avon, le altre vennero portate sulla piana. Il diavolo allora gridò, ‘Nessuno scoprirà mai come queste pietre sono arrivate fin qui” ‘Un frate rispose, ‘Questo è ciò che credi!’, allora il diavolo lanciò una delle pietre contro il frate e lo colpì su un tallone. La pietra si incastrò nel terreno, ed è ancora lì.”
Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

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